Viviamo in un’epoca in cui tutto è plastificato, disinfettato, liofilizzato. Siamo così abituati a una vita ovattata che spesso non ci rendiamo conto di quanto intense possano essere le sensazioni che derivano dalla passione. Ma chi ieri ha avuto la fortuna di assistere alla sfida Cardinals contro Sharks, può sicuramente testimoniare di emozioni che hanno incenerito l’ovatta, hanno sciolto la plastica che avvolge cuore e cervello lasciando libero sfogo alle ondate di adrenalina che hanno accompagnato gli eventi.
E di fronte a tanto spettacolo, consentite a questo modesto cantore di gesta, consapevole della pochezza dei propri mezzi, di prendere in prestito le parole del sommo Ariosto: “Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori, le cortesie, l'audaci imprese io canto…”.
Audaci imprese dicevamo, come quella di ribaltare un risultato che sembrava ormai acquisito contro un avversario coriaceo e mai domo: ma andiamo alla cronaca della partita.
I Cardinals vincono il sorteggio e decidono di ricevere il pallone. Il calcio degli Sharks è alto e profondo. Viene ricevuto dal n. 20 Manfredi Re che tenta di ritornarlo con risultato piuttosto modesto. Parte quindi da molto lontano l’attacco dei Cardinals. E la partenza è di quella col botto. L’attacco è ispirato. Il QB D’Amico, sicuro al centro del campo, è devastante. In sole 7 azioni (due corse del capitano n°25 Spinelli, un lancio incompleto e 3 completi su Rizzo, Barcellona e Cuvello), conduce i suoi in TD. Calcio di trasformazione di Rizzo e punteggio fissato sul 7-0.
L’attacco lascia il campo allo special team del kickoff. Il calcio è buono e l’attacco Blu parte da lontano. Ma anche il QB degli Sharks, Paride Zappalà è ispirato. Gli Sharks sviluppano il loro gioco basato sull’alternanza di corse centrali del FB n.44 Fonti e corse laterali dirette dello stesso Zappalà. Ma oggi anche i lanci funzionano. La difesa Amaranto appare alle corde. Gli Sharks sono sulle 40y, quando hanno un passaggio a vuoto e si ritrovano a giocare un 4 down e 3. La scelta cade su una corsa centrale di Fonti che viene però prontamente stoppata dalla difesa dei Cardinals. La corsa non frutta il primo down ma una flag sul terreno congela tutto. Si tratta di un offside della difesa. 5y di penalità e primo down per gli Sharks che, ringalluzziti dallo scampato pericolo, imbroccano un bellissimo lancio di Zappalà sul ricevitore n. 18 La Greca che si invola in TD. La successiva trasformazione da 1 punto di Zappalà porta la partita in pareggio.
Sul successivo kickoff il ritorno di Re è splendido e solo una sapiente diagonale di uno dei Blu riesce ad impedire al ritornatore dei Cardinals di involarsi in campo aperto. E tuttavia l’attacco dei Cardinals rientra in campo in una posizione ottima, intorno alla metà campo. Rientra abbiamo detto, ma solo in parte: infatti D’Amico, forse illuso da un avvio tanto spumeggiante o forse innervosito dal pubblico di parte Sharks che lo becca incessantemente, lascia in panchina tensione e concentrazione. I risultati sono evidenti. La prima azione è un fumble ricoperto dagli stessi Cardinals. Le due successive sono due incompleti. I Cardinals sono costretti al punt che è praticamente perfetto. La palla viene fermata sulla linea dell 2y senza dare la possibilità agli ospiti di ritornarla. Riparte l’attacco Sharks che però mantiene concentrazione e grinta. Ancora la difesa Cardinals soffre sotto le bordate dell’attacco Blu che macina yards su yards alternando corse centrali, bootleg di Zappalà e lanci ben calibrati. Fino a quando, dalla linea dell 15y, Zappalà finta l’hand off e si infila in un varco esterno riuscendo ad entrare in end zone. Gelo dalle parti Cardinals e punteggio che viene fissato sul 14-7 dopo il calcio di trasformazione.
Rientra in campo l’attacco Cardinals dopo il kickoff profondissimo che provoca un touchback. Ma subito alla prima azione D’Amico spara un lancio al centro in una zona piena di sole maglie blu. Il più lesto è il LB n. 43 Costa che riconsegna la palla all’attacco ospite in una fantastica posizione di campo a ridosso della red zone.
Zappalà chiude un down personalmente con una corsa esterna da 9y ed una successiva QB sneak . sul successivo primo down gli Sharks vanno per la segnatura con uno dei loro cavalli di battaglia: una option run. Ma la pitch di Zappalà è fuori misura e non raggiunge il RB. Il più lesto è il LB n.54 Fabrizio Di Salvo, che recupera il fumble e riconsegna la palla alla offense amaranto.
Ma il blackout dei padroni di casa non è finito: dopo una corsa personale di D’Amico di 9y, sul secondo e 2 il QB non dà l’hand off al FB per la prevista dive e si inventa una corsa esterna senza alcuna protezione, che frutta una considerevole perdita di terreno, aggravata da due falli segnalati dalla crew. I Cardinals si trovano per le mani quindi un poco invidiabile terzo e 35 sulla linea delle 5y. La successiva corsa viene prontamente stoppata dalla difesa Blu che costringe l’offense amaranto al punt. Anche il punt è un bel pasticcio. Il punter n. 82 Carlo Rizzo, sotto pressione, calcia cortissimo e laterale riconsegnando la palla agli Sharks sulla linea delle 20y.
Per la seconda volta nel volgere di pochissimi minuti gli Sharks si trovano all’interno della red zone amaranto. E gli Sharks non sono squadra da ripetere per la seconda volta lo stesso errore. Due dive, una del FB Fonti e una dello stesso QB, consentono agli Sharls di varcare per la terza volta nella giornata la goal line dei padroni di casa. Dopo la trasformazione il punteggio è quindi di 21-7 per i blu.
I due drive successivi vedono prevalere le difese che riescono a fermare gli attacchi avversari mentre nell’ultima azione del primo tempo D’Amico, a corto di tempo ma anche di idee, sparacchia una bomba fuori misura che viene catturata dal n.43 Costa al secondo intercetto della giornata.
Si va al riposo su punteggio di 21-7.
Non sappiamo cosa avvenga a questo punto nello spogliatoio dei Cardinals, a quali trucchi il Coach Leone ricorra per rimettere assieme i cocci di una squadra che a questo punto sembra sull’orlo del baratro, ma sta di fatto che qualche cosa cambia davvero. I Cardinals rientrano in campo con il kickoff team, ma stavolta in campo schierano anche il dodicesimo uomo: il grande cuore Cardinals. Coach Leone ha chiamato e lui ha risposto: PRESENTE!
Gli amaranto rischiano il tutto per tutto giocando un onside kick. Il n.21 Simone Anzà agguanta la palla e sul quasi immediato placcaggio susseguente la perde. La palla schizza fuori dal campo. La crew è chiamata a giudicare se Anzà avesse il possesso o meno. Dopo un breve conciliabolo la chiamata è: primo down rosso. Gli Sharks accusano il colpo e forse cedono anche un po’ al nervosismo. L’attacco di casa rientra in campo ma il D’Amico che ora si schiera al timone del proprio attacco è un altro giocatore rispetto a quello evanescente del primo tempo. Ha ritrovato il tocco magico del Golden Boy e alla prima azione spara una bomba di oltre 50y che trova puntuale all’appuntamento in end zone uno strepitoso Abbadessa. Trasformazione di Rizzo e punteggio sul 14-21.
La sideline amaranto ci ha preso gusto e riprova nuovamente un onside. Stavolta il miracolo viene solo sfiorato e gli Sharks rientrano in attacco sulla linea delle 50y. La prima azione è una corsa centrale che viene immediatamente stoppata dalla difesa amaranto. La successiva è una pitch. Il RB n.9 Lauricella si trova in campo aperto ma viene duramente placcato dal FS n.21 Anzà perdendo il controllo della palla. Sulla palla piomba Di Salvo, vero predatore di fumble oggi.
Rientra di nuovo l’offense amaranto sulle 30y del proprio campo. Tre fantastiche corse di Spinelli fruttano 40y di guadagno. La quarta azione è uno splendido lancio che pesca un solissimo “Terrell” Cuvello in end zone. Il n.85 porta cosi il punteggio sul 21-21 dopo la puntuale trasformazione di Rizzo.
Rientra in campo l’offense blu dopo il touchback conseguente al calcio, e conduce un drive che potremmo definire di orgoglio: le idee cominciano a scarseggiare ma i ragazzi di coach Lecat non ci stanno a farsi rimontare così. E allora martellano con corse e blocchi riuscendo a portarsi fin sulle 30y del campo Cardinals. Qui Zappalà tenta l’unico lancio del drive per l’ottimo n.18 La Greca che, solo ed intoccato, entra in TD. 20-28 quindi, dopo la trasformazione da 1 di Zappalà.
Ma il coaching staff dei Cardinals non molla, ed i ragazzi nemmeno. Ripartono dalle 20y. C’è da soffrire ed i Cardinals stringono i denti. Il drive procede con una alternanza di belle corse di Spinelli e del FB n. 34 Pinzarrone, che nei momenti di massimo agonismo si esalta dando il meglio di se. Su un terzo e lungo il solito Abbadessa toglie d’impiccio D’Amico con una bella ricezione da oltre 20y. Fino a quando, con l’attacco schierato sulla linea delle 20y, D’Amico pesca in end zone il capitano Spinelli sganciatosi a ricevere. Grande esultanza dei padroni di casa e punteggio sul 27-28
Gli Sharks a questo punto hanno una reazione d’orgoglio e, consci della posta in palio, riescono a stoppare il calcio di Rizzo, fin qui con un mirabolante 100% in stagione per quanto attiene le trasformazioni.
Riparte l’offense ospite, ma Zappalà è visibilmente calato e con lui tutto il potenziale offensivo degli Sharks, che chiudono un down su penalità ma si infrangono, nel successivo, sul muro eretto dai difensori amaranto. Riparte D’Amico per un drive lungo e teso, basato principalmente sulle corse. I Cardinals si riportano fino alle 30y del campo degli ospiti. Da qui il QB lancia una palla verso la end zone, dove all’improvviso, in mezzo a tre maglie blu, sbuca il n.81 della maglia di Abbadessa che taglia fuori i tre Sharks e varca per la quinta volta la goal line. Punteggio sul 33-28 che diventano 35 quando Rizzo, come per recuperare il punto perso nella trasformazione precedente, riceve in end zone per una trasformazione da 2.
A questo punto coach Leone chiama uno squib kick che viene calciato in maniera eccellente dal n.10 Benny Maltese e viene catturato dal n.21 Simone Anzà che lo riporta fino alla linea delle 5y. Entra in campo l’attacco dei Cardinals, ma gli Sharks fanno muro e resistono a tutti gli assalti, negando la segnatura del definitivo tracollo e riconquistando la palla. Siamo già oltre il two minutes warning. Gli Sharks a questo punto cercano di annullare le circa 80y che li separano dalla end zone rossa con alcune corse e lanci, di cui un paio ricevuti per altrettanti primi down. Mancano pochissimi secondi e Zappalà spara tre bombe di fila, tutte e tre di pochissimo fuori misura. In un caso l’ottimo La Greca, completamente solo, tocca con la punta delle dita la palla, senza riuscire a trattenerla. La partita è convulsa e la tensione è alle stelle. Ma sul terzo lancio incompleto il Ref prende in mano la palla e la alza al cielo, dove guardano all’unisono tutti gli amaranto per veder volare alto il loro Cardinale.
Per la seconda volta in stagione gli Sharks escono sconfitti da una sfida che oseremmo definire epica, che li ha visti soccombere si, ma non certo demeritare.
Ora i Cardinals sono chiamati all’ultima sfida di campionato in casa degli Elephants, oggi vincenti a Roma contro i Barbari, campioni in carica della Lenaf, per il primo posto in classifica nel girone A. Siamo sicuri che sarà l’ennesima, meravigliosa avventura di questo campionato 2013.
Ufficio Stampa A.S.D. Palermo Cardinals